Nel mese di dicembre, caratterizzato dalle festività dell’Immacolata e del Natale, vari sono stati i pellegrini giunti a Roccaporena per gustare, nel silenzio, momenti di serena spiritualità.
Salutiamo con affetto, gli amici dell’“Associazione Nazionale per l’Assistenza ai Figli Minorati” provenienti da più parti d’Italia che, con la loro presenza, hanno testimoniato l’unità familiare ed il profondo e innegabile valore della vita umana. La Santa di Roccaporena ci invita misticamente a rinverdire la nostra devozione verso Maria Immacolata, trovando in Lei la forza per il cammino quotidiano; lo hanno testimoniano in modo particolare le numerose famiglie giunte in questo luogo dove Santa Rita ha vissuto in forma eroica la sua vita familiare per trascorrere una giornata insieme, gustando, nonostante l’aria frizzantina, un allegro pic-nic tra gli spazi verdi che circondano il Santuario. Un caro saluto va anche al simpatico e gioviale gruppo della “Terza età” proveniente da Lecce ed al folto gruppo proveniente da Verona.
«La storia di Santa Rita – racconta un pellegrino pugliese – mi ha sempre affascinato; poi – prosegue – ho sposato una donna che di nome Rita e sono rimasto sempre più legato a questa Santa che sento molto vicina, a questa donna forte che si è opposta alla vendetta».
C’è anche chi arriva alla devozione a Rita “per attrazione”: è il caso di un folto gruppo proveniente dalla provincia di Mantova. «Siamo qui – racconta con forza una signora bruna, a nome di tutto il gruppo – perché colpiti dalla scelta di una nostra paesana che all’età di 39 anni ha deciso di farsi monaca Agostiniana nel Monastero di Santa Rita a Cascia! Questo ci ha talmente colpito che abbiamo voluto conoscere chi fosse quella Santa che “aveva preso Giacomina”. Da allora, sono passati alcuni anni, puntualmente continuiamo a venire sia a Cascia che a Roccaporena per fare le nostre belle preghiere a Santa Rita e per salutare la nostra “monaca” della quale siamo molto orgogliosi».