Il tiepido sole di febbraio rende il piccolo paese di Roccaporena particolarmente accogliente, incorniciato tra il silenzio dei monti, dove rimangono sprazzi di neve ghiacciata. In questo clima sereno, abbiamo accolto un gruppo di famiglie provenienti da Verona.
«Normalmente, approfittiamo delle vacanze scolastiche di carnevale, per compiere insieme dei pellegrinaggi», racconta uno dei papà del gruppo, circondato dal vociare allegro dei bambini.
«Ci ha colpito tanto il silenzio dello Scoglio, è così particolare e poi… la spiritualità che si respira», testimoniano Anna e Francesco di dodici anni.
Per i più piccoli non è mancata poi la gioia di giocare con la neve rimasta, lungo i bordi della strada o sul grande piazzale della Fontana delle Api.
È in questo contesto familiare che abbiamo ricevuto il pellegrinaggio di un folto gruppo di devoti polacchi. A guidarli è Ivona, una giovane polacca, vissuta per un periodo a Roccaporena, dove ha scoperto Santa Rita ed il suo messaggio di fede e di perdono; tornata in Polonia si è fatta promotrice di pellegrinaggi sulle orme di questa grande Santa. I fedeli hanno partecipato alla Messa, celebrata in polacco da don Tomasz Grodzki (parroco di S. Anatolia di Narco e Scheggino), nella chiesa parrocchiale di S. Montano che vide intorno all’anno 1395 le nozze tra Margherita Lotti ( Santa Rita) e Paolo Mancini; a motivo di questo, alcune coppie, hanno rinnovato le promesse matrimoniali, affidando così la loro vita coniugale all’intercessione di Santa Rita.
Suor Stella Lepore