Cari amici dell’Opera di S. Rita in Roccaporena,
Di tutte le feste, nessuna più del Natale fa l’unanimità. Di tutti i ricordi del passato, nessuno è evocato con altrettanto fervore. Neppure negli avvenimenti più prestigiosi e significativi della storia si trova qualcosa di simile. Ma quando si sa che ciò che si ricorda è semplicemente la nascita di un bambino (cf Lc 2, 7) ai margini di un villaggio anonimo di Giudea (cf Lc 2, 8), si rimane sorpresi e confusi… Eppure, in ogni angolo della terra si celebra la memoria di questo evento. Proprio in prossimità di questo importante avvenimento che è il Natale, com’è oramai prassi da due anni a questa parte, ho la possibilità di rivolgermi direttamente a voi, cari amici del Santuario di Roccaporena.
Grazie alla vostra preziosa vicinanza e amicizia, le attività sorte a Roccaporena in memoria di Santa Rita, pur tra le difficoltà dovute alla contingenza economica del momento, proseguono: particolare cura riserviamo all’accoglienza dei pellegrini (abbiamo anche avviato un Ufficio Informazioni del Santuario) e ai luoghi significativi della vita della Santa che devono sempre più favorire la preghiera e la riflessione; molte energie vengono impiegate nel Centro educativo per minori, fiore all’occhiello dell’Opera, frutto di quella carità che sgorga dal cuore di Cristo e che spinge noi cristiani, inseriti nella Chiesa, a prenderci cura di ogni uomo, per il suo bene integrale; non meno faticosa dal punto di vista economico – come ben sapete abbiamo, a malincuore, tolto alcuni numeri – è la realizzazione della rivista “Lo Scoglio di Roccaporena”, strumento prezioso col quale ordinariamente, insieme al sito internet www.roccaporena.com, siamo in contatto.
Nonostante il delicato momento, però, il Signore provvede: in questo 2013 che volge al termine il Santuario, dopo diversi anni, è tornato a beneficiare di alcune eredità. A queste persone va tutta la nostra gratitudine e riconoscenza: in fondo se a Roccaporena sono state realizzate tante opere ed è stato fatto del bene a tanti giovani è solo grazie alla generosità e alla sensibilità di tanti uomini e donne che hanno espresso la volontà di lasciare parte dei loro beni all’Opera.
Continuate, cari amici, a starci vicino, affinché Roccaporena continui ad essere per i pellegrini il luogo della testimonianza e della memoria di S. Rita: dobbiamo salire al luogo nativo della Santa non tanto per compiere puri gesti devozionali o per acquistare ricordini, polverine di rose e tanto altro, ma per attingere quella sapienza necessaria per agire da cristiani. Imitare Rita non significa fare cose speciali che altri non fanno; è piuttosto vivere l’esistenza di tutti con spirito evangelico, con grande coerenza tra fede e vita, sforzandoci di amare come Cristo ci ama.
Davanti alla tenerezza manifestata dall’Onnipotente che si fa “piccolo bambino”, formulo a voi e alle vostre famiglie, in particolare ai malati, alle persone anziane e ai bambini i migliori auguri di un serene Natale e di un felice 2014.
+ Renato Boccardo
Arcivescovo di Spoleto-Norcia e Presidente dell’Opera