Le persone che in questo periodo abbiamo incontrato qui a Roccaporena, paese natale di Santa Rita, ci testimoniano, in un armonioso intreccio di colori, il bisogno e il desiderio di lasciarsi aiutare dalla Santa per ritrovate una rinnovata pace del cuore. Il primo colore che salta agli occhi è il marrone del saio francescano indossato da tre padri francescani, giunti a Roccaporena con diversi gruppi. Il più grande (circa 180 persone) è stato quello guidato da padre Marzio Calletti OFM Cap., fondatore della “Fraternità S. Francesco” di Pesaro (PU), che si compone attualmente di circa un centinaio di famiglie. «La fraternità – spiega padre Marzio – è nata quasi spontaneamente nel 1984 dal desiderio di alcune famiglie di ritrovarsi insieme e condividere un cammino evangelico sulla scia di S. Francesco d’Assisi e di Santa Chiara. Si differenzia dal Terz’Ordine Francescano perchè è tipicamente incentrato sulla famiglia». In effetti, si vedono numerosi bambini che allegri si muovono negli spazi verdi intorno al Santuario. «Come famiglie – racconta Francesco Bartolucci, attuale presidente della Fraternità – abbiamo sentito l’esigenza di ritrovarci insieme e di continuare un percorso di preghiera con i nostri figli che accompagniamo fino alla maggiore età quando, liberamente, possono scegliere se rimanere in fraternità o meno». È il caso di Martina che a 20 anni ha deciso di continuare il percorso nel gruppo giovani: «Ho aderito con consapevolezza perchè sento che per noi giovani è molto importante questo percorso, in quanto ci aiuta a scoprire Gesù e a portarlo agli altri». Martina sta facendo il corso da infermiera e, con la sua vita, testimonia tra gli altri studenti la bellezza dell’amore in Gesù. Abbiamo poi incontrato il gruppo di Lonato del Garda (BS) guidato da un frate minore, che ha deciso di vivere un momento di forte spiritualità sulle strade di Santa Rita, affidando a lei le varie famiglie ed in modo particolare i giovani. Restando in campo francescano, a farci visita è stato anche il “Gruppo padre Pio” di Pontedera (PI), guidato da un frate minore cappuccino (padre Aureliano), il quale durante la Messa celebrata in Santuario ha parlato dell’accoglienza fraterna. «È importante – ha sottolineato il religioso – ritrovare il cammino dell’amore fraterno». E, dal marrone del saio francescano, passiamo al verde dei giovani che in vari gruppi ci hanno visitato: in modo particolare vogliamo ricordare quelli della Parrocchia S. Barnaba di Perugia guidati da don Alessandro Scarda. Giovani che hanno vissuto momenti di allegria, di riflessione e di preghiera, ricordando a tutti, anche con le loro magliette colorate, “Che ognuno di noi è un miracolo del Signore”! Dal verde dei giovani all’azzurro del Gruppo AVIS di Bari, giunto a Roccaporena con alcuni ammalati desiderosi di percorrere, con la Santa dei casi impossibili, un sentiero di pace e di serenità. Ed infine nel nostro intreccio di colori, incontriamo il rosso vivo della Parrocchia Santa Rita di Milano. Un rosso che ricorda la fiamma dell’amore e dell’ardente carità, raffigurato nel foulard colorato che i pellegrini indossano e che spicca tra il verde dei monti e le pietre delle antiche case di Roccaporena.
A muovere i pellegrini è principalmente il bisogno di una richiesta silenziosa, di una lacrima da depositare ai piedi della Santa e, perchè no, di qualche gioia da condividere. Incontriamo così, sulle vie di Roccaporena, gruppi provenienti da Monopoli (BA), altre parti della Puglia, Chieti, Casalmaggiore (CR), Parma, Mantova, Firenze, dalla Sicilia, dalla Calabria, dal Belgio e dalla Polonia, tutti giunti qui per ravvivare il loro cammino di fede.
C’è chi arriva presto al mattino, dopo aver viaggiato tutta la notte, e desidera essere accompagnato lungo la Via Crucis che conduce allo Scoglio; è il caso del gruppo di Andria (BT) accompagnato dal neo Pro-Rettore del Santuario don Simone Maggi.
Ci sono anche coppie di sposi che vengono nel paese nativo di Santa Rita per vivere momenti di preghiera, come due giovani provenienti dal Libano, altri dalla Germania e Bruno e Lucia da Pavia. Questi ultimi li ho incontrati sulla via che conduce all’Orto dei Miracolo: sono venuti a Roccaporena dopo 42 anni di matrimonio per festeggiare il loro compleanno (sono, infatti, nati lo stesso giorno) e ringraziare Santa Rita del dono della famiglia e dell’unità. Poi, Flavio ed Angela, da Sant’Orsola di Trento, in un rinnovato viaggio di nozze! Salendo la via sassosa che conduce all’Orto, divenuto celebre per il miracolo compiutosi nel lontano 1457, a pochi mesi dalla morte di Santa Rita, s’incontrano numerosi pellegrini che, pregando, lasciano biglietti od oggetti chiedendo l’intercessione della Santa “dei casi impossibili”, certi che il Signore l’ascolterà.