«Sono colpito dalla figura di Santa Rita che, in un’epoca attraversata da continue lotte sociali, ha saputo vivere il Vangelo affermando con fortezza il valore della Vita vera». Sono le parole di Don Antonio di Santo giunto dalla parrocchia di Santa Maria Immacolata in Tor Sapienza (Roma) con un gruppo di giovani per alcuni giorni di ritiro a Roccaporena. «Qui – continua il sacerdote – c’è un clima spirituale adatto, i giovani rimangono colpiti dalla figura di questa Santa che, per la sua vicenda umana, sentono molto vicina». Il gruppo di giovani al termine dell’ormai consolidata fiaccolata serale lungo il sentiero de lo Scoglio, ha vissuto l’esperienza dell’adorazione eucaristica notturna nell’antica chiesa parrocchiale di S. Montano.
In questi giorni abbiamo ospitato, con i vari pellegrini, anche la squadra del Bari calcio per un periodo di ritiro: salutiamo con affetto tutti i giocatori, gli allenatori e lo staff tecnico che hanno saputo rispettare, oltre l’entusiasmo di alcuni momenti, la sacralità del luogo.
«Con Santa Rita usciamo dalle nicchie in cui rischiamo di rinchiuderci», ci ha ricordato il gioioso e folto gruppo proveniente da Corato (BA) che ha condiviso con noi la Celebrazione Eucaristica. Domenica 19 luglio, alle 16.00, abbiamo inaugurato con la Messa il nuovo altare nella cappellina dello Scoglio; è stato un momento suggestivo che, nonostante il caldo, ha raggruppato vari fedeli giunti pellegrini sul luogo che ha visto nel tempo innalzarsi da tanti cuori preghiere, sospiri, lacrime ed anche ringraziamenti.
È il caso del tredicenne Fausto: «Sono salito scalzo – mi dice convinto – per ringraziare Santa Rita. Un anno fa mio padre doveva morire…adesso ringraziando Dio e Santa Rita sta bene. Da grande – continua il giovane – voglio fare il chirurgo per aiutare la gente che soffre». Ponendo il futuro di Fausto e di tanti giovani sotto la protezione di Santa Rita, salutiamo anche un folto gruppo proveniente dal sud della Polonia.
Suor Stella Lepore