«Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione – ha detto papa Francesco nell’Angelus di domenica 4 settembre – le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, ma, in questi giorni, il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano…Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà…L’umanità – ha proseguito il Vescovo di Roma – ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione».
La Chiesa di Spoleto-Norcia, che ha dato i natali a Santa Rita e che ne custodisce i resti mortali, in cordiale e convinta adesione all’invito di papa Francesco, si raccoglierà in preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero in due momenti particolari di sabato 7 settembre, entrambi presieduti dall’arcivescovo mons. Renato Boccardo: alle ore 7,30 a San Luca di Montefalco e al Santuario della Madonna della Stella, in occasione della consueta preghiera mensile per implorare il dono di vocazioni sacerdotali; alle ore 21.00 presso il Santuario della Madonna di Loreto in Spoleto, con una speciale Veglia di preghiera.
Anche noi devoti di Santa Rita siamo chiamati a partecipare alla “chiamata del Papa”: chi può si rechi alle iniziative organizzate nelle varie Diocesi o parrocchie del mondo; chi non può si unisca con la preghiera ai vari momenti in programma.
E proprio oggi (martedì 3 settembre), è giunta in redazione, indirizzata al direttore della rivista “Lo Scoglio di Roccaporena” dott. Francesco Carlini, una cartolina da un amico del Santuario di Roccaporena che vive a Nazareth, in Israele, e che chiede preghiere per la “sua” terra.